28 Marzo 2024
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Carrara saluta una donna speciale, se n´è andata Carla Poggianti

02-03-2017 11:45 - Attività diverse
di Vincia Tesconi

Attiva, presente, pragmatica, lungimirante e soprattutto dotata di una grandissima sensibilità che la portò negli anni Novanta a rivestire la carica di presidente del CIF Centro Italiano Femminile.

Carla Poggianti se ne è andata stamani vinta da una malattia che dal maggio dello scorso anno non le ha concesso scampo. Aveva 74 anni. Lascia il marito Alberto, i due figli Davide e Simona e gli amatissimi nipoti. Carla Poggianti è stata una stimata insegnante – era laureata in inglese e per anni fu docente al Toniolo di Massa – particolarmente attenta alla formazione dei giovani e gran sostenitrice degli scambi educativi e culturali con gli studenti stranieri basati su progetti finanziati dall´unione europea. Fu anche e soprattutto un esempio straordinario per tutto il mondo del volontariato a livello locale fondando nel 2008 il CIF Carrara, associazione a sostegno dei diritti umani e di cittadinanza della persona, senza distinzione di sesso, etnia e religione. A lei si deve, ancora nel 2008, la creazione del servizio di ascolto per le donne vittime di violenze aperto tutti i giorni, con reperibilità di 24 ore la cui sede è in via 7 Luglio presso il centro Anspi. Carla Poggianti ha dedicato la sua vita ai diritti delle donne organizzando convegni e incontri sulla posizione sociale della Donne nel contesto della Famiglia e del lavoro, concentrandosi soprattutto sulla Violenza di Genere ed organizzato vari Corsi di Formazione con particolare attenzione alla costruzione dell´autonomia personale della donna. Per anni ha curato la formazione dello staff che collaborava con lei nel Cif fino a passare la carica della presidenza a Francesca Menconi, che fu una delle sue allieve. " Era una donna veramente speciale – dice commossa Francesca Menconi - e sempre piena di iniziative, costantemente proiettata nel futuro. Anche dopo aver lasciato la carica di presidente del Cif ha continuato a seguirci e stimolarci. Si occupava della rassegna stampa, ci spronava ad agire ma senza mai essere invasiva. L´ho vista per l´ultima volta quindici giorni fa. Era consumata dalla malattia ma sempre lucidissima e sempre rivolta con la testa al futuro."

Responsabile del Centro Giovanile Antiviolenza del comune di Carrara, Donna chiama Donna, dal 2010 al 2013, fu premiata dal Cesvot nell´agosto 2016 con il riconoscimento "La voce nel Sociale" per l´appassionata opera di sensibilizzazione dei Diritti e della posizione sociale delle Donne nella società nonché per aver dato vita al servizio di aiuto alle Donne vittime di violenza nella città di Carrara".


Fonte: La Gazzetta di Massa-Carrara di Vinicia Tesconi

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